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19/03/2015

Commenti

Marco

Sono d'accordo su tutto Stefano. Certo gli editori europei (o almeno quelli italiani) potrebbero fare un po' di più invece di lamentarsi. Potrebbero consorziarsi, creando un canale di vendita online centralizzato e investendo per creare un ottimo ebook reader per formati epub e pdf, come hanno fatto in Germania con Tolino, Se un dispositivo è fatto bene, permette di acquistare facilmente i libri, costa il giusto ed è semplice da usare la gente lo comprerà.

Stefano Quintarelli

afaik stanno lavorando proprio per usare tolino, ma io non credo sara' sufficiente. come fare firefoxOS non e' sufficiente per competere contro play store..

Alberto Pettarin

Proposta condivisibile, ma gli editori hanno un attaccamento peloso ai DRM, quindi dubito succedera'.

(Oltretutto, tornerebbe a vantaggio degli editori stessi rimuovere i DRM, anche a prescindere dall'incentivo dell'IVA ridotta, come dimostrato da anni dall'industria musicale...)

Per la cronaca, nel 2013 in Francia la deputata Isabelle Attard aveva proposto di applicare l'IVA ridotta (proprio l'aliquota che ha portato alla recente procedura di infrazione UE) agli eBook solo se senza DRM, e non era passata.

sbseries

Dreeeeams are my realityyyyyy......
Si chiama Capitalismo, pesce grande mangia pesce piccolo finché non ne resterà uno grandissimo che a quel punto essendo in posizione dominante aumenterà i prezzi. In più globalizzazione = standardizzazione della cultura, all'americana insomma.
E' vero che de-DRMizzare gli e-book é fattibile essendo smanettoni ma resta comunque fastidioso e complicato.
Evidentemente se gli editori non accettano questa proposta (come in Francia) sanno che un e-book de-DRMizzato messo in rete fa perdere molti più soldi di quanti ne facciano recuperare la maggiore vendita dovuta ad un'IVA quindi prezzo inferiore.

Stefano Quintarelli

potrebbero sempre usare un drm interoperabile..

Marco

Può darsi Stefano, per questo le cose devono essere fatte bene, e l'esperienza d'uso (soprattutto le funzionalità di acquisto dei libri) deve essere semplice, a prova di casalinga di Voghera. Il tutto condito con una campagna pubblicitaria che spieghi anche i benefici dei formati aperti (e.g. la possibilità di leggere gratuitamente i libri disponibili tramite MediaLibraryOnLine).
D'altronde credo che gli editori (e non solo loro) debbano agire in fretta: la disputa dell'anno scorso tra Amazon e Hachette ha messo in luce tutto il potere che detiene il colosso americano. Oggi può decidere se vendere o no i libri di un determinato editore, domani se far vendere o meno i libri di un determinato autore (per esempio facendo leva sul prezzo e sui tempi di consegna).

Ander

La scelta se mettere il DRM su un libro o meno è dell'autore od editore, NON di Amazon. Leggo sul Kindle diversi autori che il DRM non lo mettono, e Amazon non lo aggiunge di suo. Dà semplicemente la possibilità di inserirlo, possibilità che è richiesta da molti autori ed editori stessi.

Stefano Quintarelli

beh, mica c'hanno scritto gio' condor, no ?
se lo mettessero obbligatorio, sarebbe un evidente abuso di posizione dominante.
pero' se consideri che molti, moltissimi vogliono metterlo e loro ti offrono il loro ed e' tanto comodo metterlo, alla fine molti, moltissimi lo mettono ed il risultato e' lo stesso, ma piu' difficile da dimostrarlo legalmente.
io, al loro posto, farei lo stesso...

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