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sono (nell'ordine) UK, Repubblica Ceca, Polonia, Lussemburgo, Finlandia, Svezia, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania e Bulgaria
mi chiedo perchè quest'ordine, che non è dimensionale
comunque e' segno di grandi diplomazie al lavoro, apparentemente guidate da quella inglese (due firmatari, alla vigilia del referendum sulla brexit e con una polonia recalcitrante. mi stupisce la presenza della Danimarca, considerando che la commissaria UE alla concorrenza è danese ed anche dell'Estonia, considerando che Ansip è estone).
in pieno contrasto con una iniziativa di un annetto fa, guidata dalla Germania, assieme alla Francia
la tesi di fondo di questi firmatari è che l'antitrust sia sufficiente
ma come la mettiamo con i tempi ?
come noto io penso (ed ho avuto occasione di parlarne proprio con Ansip qualche mese fa) che l'antitrust non sia sufficiente, chè i tempi di giudizio siano troppo lunghi portando ad intervenire sul latte versato e conseguentemente, laddove ci siano posizioni di significativo potere di mercato, occorra un minimo di regolamentazione procompetitiva ex ante (tipo obblighi di portabilità, interconnessione, interoperabilità per favorire la contendibilità degli utenti).
Contendibilità degli utenti: se almeno ci fosse un accordo su ciò che vuole dire ad esempio per Whatsapp allora si potrebbe regolamentare per futuri casi similari.
Il problema è che l'antitrust non sta facendo le cose necessarie nemmeno con i tempi di giudizio: ormai whatsapp è lì da un po'... d'accordo che se l'antitrust ritenesse problematica la situazione arriverebbe a sanzionare quando ormai il danno è fatto, ma il mio dubbio è che l'antitrust non abbia nessuna intenzione di sanzionare quel genere di monopolio (o di favorire la contendibilità dei suoi utenti).
Quindi, il punto chiave (secondo me) non è se l'antitrust sia sufficiente o meno ma stabilire se la contendibilità degli utenti è un bene per la comunità (o addirittura un diritto) o meno.
Scritto da: Stefano Bagnara | 07/04/2016 a 19:18